Francia attacca Italia su nave migranti Aquarius. Chigi: ipocriti
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ROMA/PARIGI (Reuters) – Scontro tra Francia e Italia sui migranti dopo la decisione del governo Lega-M5s di vietare lo sbarco della nave Aquarius con 629 persone.
Migranti in arrivo al porto di Malaga.
Il divieto di attracco deciso dall’Italia “fa vomitare”, ha detto stamattina il portavoce di Lrem, il partito del presidente francese Emmanuel Macron, Gabriel Attal.
Benjamin Griveaux, portavoce dello stesso Macron, riportando le parole del presidente, ha ricordato l’obbligo di soccorso imposto dal diritto internazionale del mare, e ha parlato di “una forma di cinismo e irresponsabilità” da parte di Roma.
Aquarius attraccherà a Valencia, in Spagna.
Secondo Griveaux, il diritto marittimo internazionale impone la responsabilità dell’accoglienza a “la parte più vicina”.
A queste critiche il vice premier Luigi Di Maio, che è anche ministro e leader del M5s, ha risposto con un laconico “Proprio loro parlano”, facendo riferimento alla linea di Parigi sui migranti economici e sui controlli alla frontiera con l’Italia.
Su Twitter, l’altro vice premier e ministro dell’Interno, il leghista Matteo Salvini, rivendica la scelta del governo: “Non siamo soli, c’è una responsabilità da condividere e sono contento che dopo anni di silenzio il governo abbia alzato la testa”.
“Ora conto di andare in Libia entro la fine del mese, questa situazione va risolta direttamente nel continente africano”.
In serata arriva anche una dura nota di Palazzo Chigi che definisce le dichiarazioni francesi “sorprendenti, denunciano una grave mancanza di informazioni su ciò che sta realmente accadendo. L’Italia non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall’altra parte”.
Il governo nega di aver mai “abbandonato o lasciato sole” le persone a bordo della Aquarius, “subito affiancata da due motovedette che hanno offerto tutto il supporto necessario”.
Nel ringraziare la Spagna per la solidarietà, la nota del governo sottolinea come un simile gesto non sia arrivato dalla Francia, che “ha più volte adottato politiche ben più rigide e ciniche in materia di accoglienza”.
Critiche all’Italia anche da parte del primo ministro francese, Edouard Philippe, e del ministro degli Esteri, Jean-Yves Le Drian.
Philippe ha accusato l’Italia di non aver rispettato “i suoi obblighi internazionali sulla sicurezza delle persone”, sottolineando che la crisi migratoria dev’essere risolta a livello europeo. E Le Drian ha chiesto all’Italia di riconsiderare il divieto d’attracco, data la distanza che separa la Aquarius dalle coste spagnole.
Alla domanda su cosa farà la Francia per contribuire a risolvere la vicenda, Attal ha risposto: “Sono meno di 24 ore che siamo in questa situazione, penso che il presidente e il governo stiano guardando a cosa sia possibile fare. Ma questa maggioranza non fa politica-tweet. Si cerca di trovare delle soluzioni pragmatiche, e soprattutto delle soluzioni che proteggano le vite umane, ed è questo che si sta facendo”.