M5s chiede passo indietro a Savona, Quirinale attende – Seguita l’incertezza
fonte (Reuters)
ROMA (Reuters) – Il Quirinale dà ancora tempo a Lega e M5s per trovare un’intesa, dopo che Luigi Di Maio ha chiesto un passo indietro all’economista euroscettico Paolo Savona, sul cui nome è caduto domenica il tentativo di formare un esecutivo politico giallo-verde.
“La squadra dei ministri è già pronta, il premier è Giuseppe Conte. Troviamo una persona della stessa caratura, levatura e libertà di Paolo Savona, e lui resta nel governo in un’altra posizione di ministro”, dice Di Maio in serata dopo aver incontrato al Colle il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Poco prima, la parlamentare grillina Laura Castelli, aveva chiesto esplicitamente “un passo indietro” a Savona.
Alla luce di queste posizioni, Mattarella ha concordato con il premier incaricato Carlo Cottarelli di non forzare sui tempi per sondare ancora la eventualità di un governo politico..
Matteo Salvini si augura ancora che un governo politico possa ancora partire, ma avverte i pentastellati che i ministri sono come i calciatori: “Se uno gioca come portiere deve fare il portiere”.
Nel pomeriggio, il leader leghista aveva immaginato di allargare il governo con il M5s anche a Fratelli d’Italia, ma con la squadra “al completo concordata”.
Salvini non ha citato Savona, ma Mattarella aveva detto esplicitamente domenica che il nome del candidato all’Economia era l’unico su cui non concordava.
Il punto ora è se l’81enne ex ministro, che lunedì ha detto di aver subito un “grave torto” dal capo dello Stato e di non aver mai detto di volere un’uscita dell’Italia dall’euro, accetterà la richiesta di farsi da parte. In quel caso, la palla tornerebbe a Salvini.
Sembra invece difficile, secondo una fonte vicina a Mattarella e stando alle dichiarazioni di Salvini, un governo di minoranza del centrodestra, magari con l’astensione del Pd.
DI MAIO E IL QUIRINALE
Dopo aver rinunciato ieri sera all’idea di impeachment per il presidente Mattarella (criticata anche all’interno del M5s, come riferiscono due fonti grilline), Di Maio aveva prima detto che il movimento avrebbe sostenuto soltanto l’ex premier incaricato Giuseppe Conte, poi che avrebbe votato contro la fiducia all’eventuale governo di Cottarelli.
Ora il nuovo cambio di passo: Conte premier, Savona ministro ma non all’Economia, un altro ministro a occuparsi dei conti.
Non cambia invece la strategia del Quirinale. L’idea di lanciare un “governo neutrale” come quello di Cottarelli era già stata annunciata settimane fa, quando sembrava che tra le forze politiche non si trovasse alcuna intesa per formare un governo.
Mattarella aveva fatto capire che anche in quel caso ci sarebbe stato tempo per evitare elezioni anticipate e dare vita a un esecutivo “politico”. E così è ancora oggi, anche se la fonte vicina al presidente assicura che Cottarelli non ha problemi con la lista dei potenziali ministri.
Se il nuovo tentativo giallo-verde dovesse fallire, il governo Cottarelli sarebbe pronto ad andare in Parlamento, dove però al momento non avrebbe la fiducia. Ma anche in quel caso, resterebbe tempo per nuove trattative tra i partiti, prima di un voto anticipato in autunno.